I riti della Settimana Santa a Troia sono molto sentiti e tutti unici per le loro caratteristiche.

A dare l’inizio alla Settimana Santa è la domenica delle Palme, nel primo pomeriggio con la Passione Vivente, una rappresentazione che viene svolta utilizzando costumi d’epoca della Passione e Morte di Gesù Cristo. Si parte dalla Chiesa della Madonna della Mediatrice con il Processo a Gesù e si termina sul Toppo San Giacomo con la Crocifissione. La Manifestazione, dunque, si sviluppa lungo il centro del borgo, dando così vita ad uno spettacolo incantevole e colmo di emotività. La Manifestazione si è svolta domenica 24 marzo u.s., Domenica delle Palme, con grande affluenza da parte dei cittadini e l’attenzione di televisioni e stampa. Quest’anno la rappresentazione ha suscitato particolari emozioni grazie alla preparazione e partecipazione attenta degli attori e delle numerose comparse che, ricordiamo, sono tutti volontari i quali portano avanti questa antica tradizione.

 

Foto di Vincenzo Salemme Foto di Vincenzo Salemme

               (Foto di Vincenzo Salemme)                                     (Foto di Vincenzo Salemme)                         (Foto di Vincenzo Salemme)                                                                                                 

Il Giovedì Santo, dopo la Messa in Coena Domini, le Confraternite dell’Annunziata, della SS. Addolorata, di San Giovanni di Dio e del SS. Sacramento si recano in processione in visita ai Sepolcri allestiti nelle diverse chiese. Durante questo lasso di tempo gli abitanti di Troia preparano il “Triduo Pasquale”, che ha inizio il Venerdì Santo e termina la Domenica di Pasqua.

 

Si ringrazia per la foto Elvira Santacroce 

 

Il Venerdì Santo di mattina si tiene la particolare “Processione delle Catene” la cui tradizione risale, forse, agli inizi del 1700. La processione è denominata “delle catene” per la presenza di Cinque Penitenti vestiti con un saio bianco, incappucciati che trasportano sulle spalle pesanti croci lignee, trascinando ai piedi scalzi numerose catene. La processione parte dalla Chiesa di San Basilio Magno e termina nella chieda di Sant’Anna, fermandosi presso le chiese poste lungo il percorso, ove i fedeli si fermano in preghiera. Le caratteristiche del rito sono il suono delle catene dei penitenti e il ritmo della trocciola. Secondo l’antica tradizione la penitenza dei 5 fedeli incappucciati deve durare 5 anni, in onore delle cinque piaghe di Cristo.

 

 

Il Venerdì Santo di sera si svolge la “Processione dei Misteri” che rievoca la Via Crucis del Signore e ricorda culturalmente i Riti Sacri della Semana Santa spagnola. I Misteri sono in realtà le copie di cinque gruppi statuari che vengono portati in processione dalla Cattedrale lungo le strade più importanti della città. Essi rappresentano la Cattura, La Coronazione di spine, la Flagellazione, la Prima Caduta e la Crocifissione o Calvario. In processione vengono condotte anche la statua in cartapesta del Cristo Deposto e la settecentesca statua lignea della Madonna Addolorata dello scultore Giacomo Colombo. A chiudere il corteo le “Catene”: donne vestite di viola e a viso scoperto.

 

 

 

La Domenica di Pasqua infine è caratterizzata dalla Processione del Bacio: rito unico in Puglia. La statua della Madonna parte dalla Chiesa di San Domenico e nel frattempo dalla Chiesa di San Francesco muove quella del Salvatore. L’incontro delle due statue avviene nella piazza davanti la Cattedrale e culmina con la scena del Bacio: in realtà è un inchino reverenziale di Gesù a sua Madre. Le due statue vengono avvicinate e in seguito ritratte per due volte; la terza volta, la statua del Cristo Risorto s’inchina per il Bacio ai piedi di quella della Madonna, tra le note del            Mosè di Rossini e gli applausi dei partecipanti.

 

 

 

(Giulia Pillo)