Pale eoliche

“Finalmente la Regione Puglia con l’Assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, si interessa della annosa e decennale questione del mancato rispetto da parte delle società operanti nel settore eolico degli accordi stipulati con gli Enti locali. Esprimo compiacimento e auspico che tale questione trovi una soluzione favorevole visto l’imminente appuntamento presso la Corte Costituzionale alla quale il Consiglio di Stato ha rimesso gli atti per una valutazione di legittimità costituzionale dell’art. 1 comma 953 della Legge Finanziaria 2019″. E’ quanto dichiarato da Nicola Gatta, presidente della Provincia di Foggia e sindaco di Candela che poi entra nello specifico della questione.
“Il vuoto normativo in materia richiedeva un chiaro intervento governativo e una coraggiosa scelta politica che in parte è avvenuto solo con la “Finanziaria 2019”, che per onestà intellettuale devo riconoscere al M5S con l’On.Castelli Vice Ministro dell’Economia. E’ bene precisare che già nel 2018 tale importante questione è stata attenzionata agli organi politici nazionali senza successo, vista la bocciatura di un emendamento presentato in Commissione Bilancio della Camera da alcuni parlamentari del PD e ritirato subito dopo dagli stessi.
Ma vi è di più, la Regione Puglia pur interessata a più riprese della questione si è dichiarata estranea alla cosa, nonostante l’importante danno finanziario subito per i minori introiti IRAP, visto che circa il 70% delle Società dell’Eolico, che operano in Provincia di Foggia hanno trasferito la propria sede legale a Rovereto (Trento), proprio per non pagare l’IRAP , in quanto riconosciuta zona franca.
Personalmente ho seguito tale questione sia come Sindaco del Comune di Candela, denunciando pubblicamente tale illegittimo comportamento assunto dagli operatori del settore, sia come Presidente della Provincia, convocando i sindaci interessati e consegnando alla Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di un intervento finalizzato alla definitiva risoluzione della problematica.
Concludo dicendo che dalla decisione che la Corte Costituzionale andrà ad assumere, dipende la sopravvivenza di tanti nostri piccoli Comuni che hanno prestato la bellezza dei propri territori senza vedere riconosciuti i propri diritti”.